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La libertà di non avere paura, necessaria per poter guadagnare

La libertà è uno dei valori essenziali delle nostre vite. E quando ci viene negata, seppur per il nostro bene (vedi lockdown) ci rendiamo conto di tutta la sua importanza.

La libertà di poter scegliere cosa vogliamo fare, diventare ed essere.

Ma la libertà ha un prezzo, non è MAI GRATIS.

La libertà, ad esempio, in ambito lavorativo comporta anche sacrifici e rischi d’impresa.

Chi sceglie di avere una attività in proprio, avviare un’impresa o un’azienda, sa che la libertà economica, a cui si ambisce, comporta responsabilità, decisioni difficili, investimenti economici e personali importanti senza avere la certezza di poter realizzare i propri sogni e obiettivi.

Sei a conoscenza del fatto che il 92% delle aziende italiane sono classificate come piccole e medie imprese (PMI)? Rientrano in questa categoria le imprese che hanno meno di 250 dipendenti.

Ti ricordo anche che il tasso di mortalità delle imprese italiane è altissimo. Lo è per svariati motivi che analizzerò in dettaglio più avanti.

L’idea che spesso ci spinge a scegliere la libera professione e l’imprenditoria è “Non farti sfruttare come dipendente, se ti impegni e fai sacrifici otterrai tutto quello che desideri.”

Un’idea che oggi non è più nemmeno lontanamente percorribile.

Tutti i giorni vengono aperte nuove attività abbagliate da miraggi inesistenti di facili guadagni e grande autonomia finanziaria con la semplice apertura di una partita iva.

Questi miraggi si trasformano sempre più spesso in un flagello economico.

I facili guadagni spariscono in fretta, come anche i soldi utilizzati per l’avviamento delle attività, lasciando, in molti casi, anche gravi strascichi economici per gli anni che seguiranno.

Non succede solo alle micro imprese ma anche, come ci dicono i dati, alle PMI.

Proprio in quest’ultimo periodo, anche a causa del COVID, sono migliaia le attività che hanno chiuso per sempre.

Ad alcuni sta andando ancora peggio perché, per tenere aperto, pagare stipendi e far fronte alle spese correnti, attingono a risparmi e patrimoni di famiglia.

Non conosco mestiere più difficile dell’imprenditore: tutti i giorni deve lottare con burocrazia, mercato, tasse e reinventarsi per andare avanti.

Esistono un’infinità di parallelismi tra imprenditori e investitori. Conoscerli al meglio diventa fondamentale per poter essere davvero un investitore migliore.

La vita di un’azienda ha molto a che fare con la vita degli investitori

La vita delle aziende ha molto a che fare con la vita degli investitori | Massimo Gelmuzzi

Chi ha, o ha avuto, un’azienda sa bene che si passano fasi e periodi di guadagni e soddisfazioni e fasi più magre, di sacrifici e battaglie per far tornare i conti.

Quando le aziende hanno problemi economici, di liquidità o mancanza di richiesta di prodotti, sono bruttissime situazioni, in cui gli imprenditori passano molto rapidamente della rabbia alla frustrazione.

L’angoscia si confonde con il rimpianto dei tempi migliori, che oramai sono passati.

Quando le cose andavano bene e facevi soldi eri appagato e soddisfatto, forse hai anche un po’ sprecato, ti sei tolto qualche soddisfazione in più, ci sta.

Ma poi la crisi, i concorrenti che sbragano sui prezzi, le multinazionali, il nuovo centro commerciale, Amazon, fanno sì che si passi rapidamente da una situazione agiata e tranquilla ad una situazione di difficoltà reale.

L’andamento dei mercati per gli investitori è realmente molto simile alle fasi che si alternano nella vita aziendale.

Non esiste futuro senza incertezza, non esiste rischio senza rendimento

Non esiste futuro senza incertezza, non esiste rischio senza rendimento | Massimo Gelmuzzi

L’illusione di poter ottenere rendimenti senza rischio si è frantumata velocemente contro la triste realtà dei tassi a zero dei titoli di stato e del mondo delle obbligazioni.

La certezza del “posto fisso” e la potenzialità di guadagnare non vanno di pari passo.

L’incertezza dei mercati finanziari non è certo un male da evitare, al contrario è una realtà che va vissuta, compresa e gestita.

Il rischio dei mercati finanziari è semplicemente ineliminabile e imprevedibile (sai bene cosa penso delle previsioni finanziarie).

Se escludiamo il rischio specifico di un’azione che può, per sua natura, decuplicare o azzerarsi, il mercato finanziario nel suo complesso, in realtà, ha solo un rischio di oscillazione.

E il rischio di oscillazione non è ovviamente eliminabile ma è gestibile perché è esclusivamente frutto della variabile TEMPO.

La voltilità dei mercati è gestibile con il tempo | Massimo Gelmuzzi

Investire in azioni (rischio capitale) significa investire sull’unica fonte certa e reale di creazione di ricchezza: l’impresa (azioni aziende reali).

Tutto quello che ci permette di lavorare e vivere è frutto di un bene reale e di un’azienda sottostante.

Incertezza e rischio, sia aziendale che finanziario, sono concetti deformati dal nostro approccio culturale.

Investire senza accettare una sorta di rischio e di volatilità equivale ad abbracciare una perdita certa nel tempo (linea blu).

Investire in maniera programmata nei mercati finanziari ti pone davanti al rischio di una perdita (oscillazione) temporanea che nel tempo viene ampiamente riassorbita (linea rossa).

Investire con una pianificazione finanziaria nei mercati finanziari | Massimo Gelmuzzi

Compreso questo concetto basilare – in cui è evidente come il fattore tempo abbia un ruolo vitale per sopperire al rischio di oscillazioni negative nel breve periodo – puoi addirittura giocare in attacco.

Puoi giocare in attacco e moltiplicare i tuoi ritorni, se riesci a pianificare il tuo portafoglio, in modo da accettare i rischi di breve periodo, con oscillazioni negative che puoi sfruttare a tuo vantaggio, se adeguatamente preventivate e ben gestite, per incrementarlo dalle posizioni di difesa.

Il mercato ti metterà sempre difronte a fasi di ribasso che spetta a te sfruttare in maniera attiva, e non passiva lamentandosene.

Solo così puoi sfruttare la paura dell’incertezza futura e del rischio: una volta compresa ti permetterà, appunto, di agire con coraggio e consapevolezza per avvantaggiarti sui mercati finanziari fino alla fase successiva.

L’importanza di perseverare nel tempo e la “magia” dell’interesse composto

Interesse Composto: perseverare nel tempo | Massimo Gelmuzzi

Se mi segui da un po’ sai quanto sia contrario alle previsioni finanziarie e al market-timing perché, semplicemente, sono una “truffa” per appiopparti idee farlocche e prodotti bufala, non solo nelle fasi più disparate del mercato ma con diabolica continuità.

Infatti, sempre più spesso, consulenti senza scrupoli, banche, assicuratori, si nascondono dietro le pseudo previsioni di grandi guru finanziari per appiopparti i loro prodotti di cartone, che fanno guadagnare solo chi li emette.

Come investitore, devi concentrarti sui numeri, quelli veri, seri e concreti, che si possono analizzare e sfruttare a tuo vantaggio.

Rendimenti Annuali Mercato | Massimo Gelmuzzi

Sui mercati finanziari avremo sempre fasi alternate di euforia e depressione.

Ma al netto dei risultati, come puoi verificare anche da solo, sono stati di gran lunga maggiori i mercati a segno più, rispetto quelli a segno meno, sia in termini numerici assoluti che in percentuale.

Il rendimento medio degli ultimi 100 anni (hai capito bene, 100 anni!) è stato ben oltre 8%.

Un investimento di €10.000 che offre un rendimento dell’8%, dopo 5 anni vale €14.693,  dopo 10 anni €21.589 e dopo 20 anni €46.610, oltre il quadruplo.

Questi numeri non sono altro che il frutto di un investimento reale che sfrutta le due leve principali: il tempo e il rendimento composto.

Niente acquistare il fondo di moda del momento.
Niente aspettare la fase giusta per entrare.
Niente vendere qui e poi riacquistare là, e via dicendo.

Il “Global Equity Observer” del team equity di Morgan Stanley – scrive ciò che viene ribadito anche da William Lock in persona, responsabile del team.

Ancora una volta evidenzia l’importanza, di gran lunga maggiore, degli asset che si decidono di acquistare, non il timing di acquisto.

Sottolinea sempre più l’importanza di investire su titoli globali, con connotazione value, per minimizzare l’impatto della volatilità.

Occorre individuare gli asset che, nel tempo, hanno dato e daranno presumibilmente rendimenti elevati e sostenibili nel tempo.

Cit. Warren Buffet:”Ti dirò come diventare ricco: abbi paura quando gli altri sono avidi e sii avido quando gli altri hanno paura” | Massimo Gelmuzzi

La logica rimane concreta nel selezionare ed investire in società in grado di crescere in modo sostenibile, nel lungo termine, sulla base di fondamenta solide evitando di cadere nella trappola della selezione di aziende con tassi potenziali di crescita troppo elevati rispetto alle medie storiche e inseguire promesse di cambiamenti troppo rivoluzionari.

In buona sostanza, devi raggiungere una struttura finanziaria solida, che ti permetta di essere antifragile rispetto alle oscillazioni dei mercati.

Ancora una volta hai la libertà di scegliere se arricchirti superando delle difficoltà o impoverirti lentamente e progressivamente.

Stai lontano dei fondi generalisti, senza una storia solida (di minimo 5-10 anni), dei quali non si conosce nemmeno il nome del gestore e le basi della gestione sottostante.

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