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Mercati finanziari senza tregua o investitori senza strategia?
La guerra in Ucraina ci lascia attoniti e preoccupati, ogni guerra è devastante sotto ogni punto vista.
Colpisce con forza anche i listini dei mercati finanziari, con inevitabili contraccolpi economici che potrebbero essere di grande entità e di lunga durata.
Ha determinato anche un forte aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, già aumentate dopo i lockdown, esacerbando questo enorme problema per le imprese e le famiglie europee, in particolare quelle italiane. A questo problema se ne affiancano altri, già noti, tutt’altro che da sottovalutare.
In queste situazioni devi essere pronto ad acquistare senza timore, mantenendo una visione sul lungo termine.
Rallentamento del ciclo economico
Crisi delle banche italiane a causa delle esposizioni su titoli e territori russi – ad oggi, l’indice dell’andamento delle principali banche italiane “FTSE Italia Banche” perde oltre il 30%.
Inflazione che non solo rimane in sottofondo ma continua a essere preoccupante.
Tracollo dei settori tech in usa e anche nel resto del mondo.
Rialzo tassi negli Stati Uniti che accelera la pressione e ribassi su tutti i mercati obbligazionari.
In definitiva su listini e portafogli dei clienti continuano a vedersi segni rossi e grafici in discesa e, proprio in questi momenti, alcuni iniziano a temere che i propri investimenti possano sciogliersi come neve al sole.
Si moltiplicano le notizie drammatiche su guerra, bombardamenti, timori di un rischio nucleare, aumento dei prezzi a tutti i livelli (spesa, benzina, beni primari), timori per le economie in ribasso, lo spettro di cassa integrazione in molti settori.
Il rischio di perdere oltre al potere d’acquisto anche i soldi, si percepisce sempre più reale, diventando argomento di quotidiana discussione e preoccupazione.
In queste condizioni, e dopo due anni di pandemia, timori e paure la fanno da padroni, aumentando ansia e preoccupazione per il nostro futuro e per i nostri sudati risparmi.
Diventa sempre più dibattuto il tema dell’avversità al rischio da parte dei risparmiatori che “corrono” o si rifugiano nelle vendite – pensando di “salvare il salvabile” e non rischiare di perdere tutto – commettendo uno degli errori più madornali che si possano fare in finanza e nell’intero mondo degli investimenti.
Ma andiamo con ordine, e vediamo nel dettaglio quali sono gli errori da non commettere (vendere) e le azioni concrete (acquistare) solo se prima si è analizzato il proprio piano investimenti ed eseguita un’attenta revisione e diagnosi del proprio portafoglio.
Il rischio
Ma cos’è davvero il rischio?
Ovviamente non esiste un modo univoco per definirlo: ognuno di noi gli attribuisce valori e livelli personali diversi, ma generalmente lo utilizziamo con un’accezione negativa.
Nel mercato finanziario, in maniera assolutamente superficiale, spesso si ripete come non ci sia rendimento senza rischio.
Se da un lato è vero che occorre assumersi determinati rischi per ottenere buoni rendimenti, dall’altro operatori e consulenti finanziari non ti spiegano mai (o non completamente) i concetti di tempo, diversificazione, strategia, metodo, efficenza dei costi. Concetti che sono varianti indissolubili dalla funzione rischio-rendimento.
Quanto spesso ne senti parlare, dai tuoi referenti di banca o assicurazione, quando ti propongono banalmente di acquistare semplicemente perché i mercati sono scesi?
Il primo reale rischio dal quale deve assolutamente allontanarti è la superficialità: le proposte senza strategia da venditori di fondi, polizze e asset vari, che banalizzano il concetto di “acquistare al ribasso” come unica variabile in grado di tutelare e far guadagnare, senza nemmeno prendere in considerazione le varianti di cui sopra.
Il rischio che spaventa i risparmiatori – perdere tutti i propri soldi, vedere risparmi e investimenti andare letteralmente a zero – si potrebbe sintetizzare in una sola, drammatica, situazione che tu devi conoscere davvero quando investi: il rischio specifico.
Sembra banale – permettimi di ribadirlo, so che ne sei a conoscenza ma ancora una volta non voglio darlo per scontato – ma è evidente che se investi tutti i tuoi soldi in un’unica azione (azienda) o un’unica obbligazione (percepita come la meno rischiosa per eccellenza) e queste vanno in default (falliscono) il tuo investimento va a zero.
Il rischio specifico e la concentrazione sono mali che devi assolutamente evitare.
Questo si evidenzia ancora di più confrontando i concetti di investire vs speculare di cui ho già scritto.
Rischio Vs Opportunità
Io e i miei Clienti Gold siamo molto attenti ad avere una strategia invest in ottica di orizzonte temporale di lungo periodo e ad asset di valore e strumenti efficienti (quindi grande attenzione ai costi che immancabilmente abbondano nelle gestioni di banche e negli investimenti fintamente assicurativi).
C’è un però su cui devi prestare grandissima attenzione: una fortissima correlazione tra attività finanziarie più volatili (per sintetizzare, più rischiose) che offrono rendimenti potenziali più elevati (non perdete mai di vista l’obiettivo tempo!).
Se cerchi rendimenti nei prossimi 3-6 mesi, passandoli magari a guardare ossessivamente il tuo portafoglio titoli tutti i giorni (comportamento non funzionale è controproducente che incrementa l’ansia nelle fasi di ribasso) potresti commettere l’errore madornale numero 1, cioè vendere sui ribassi anziché acquistare (più avanti vedremo meglio cosa e come).
Se invece sei interessato a ottenere maggiori rendimenti nel tempo dovrai, inevitabilmente, passare attraverso oscillazioni intense e durature (anche fino a 18-24 mesi), ne devi essere a conoscenza e consapevole per sfruttarle a tuo vantaggio, se hai correttamente pianificato il tuo portafoglio con una strategia di difesa e di attacco da sfruttare nel tempo.
Solo così potrai davvero trasformare ciò che hai considerato come rischio in vera e propria opportunità.
Sfruttando a tuo esclusivo vantaggio le oscillazioni e le paure del mercato del breve, in occasioni di acquisto nel lungo termine.
Solo così otterrai la massimizzazione dei benefici nel tempo, sfruttandolo a tuo vantaggio. E a trasformare i tanti odiati “rischio e volatilità” in vera e propria opportunità.
Questa a non è una legge matematica ma la storia insegna che – nei giusti orizzonti temporali – distorsioni, timori e paure nel breve si trasformano in opportunità eccezionali per gli investitori che hanno non solo coraggio ma anche strategia e metodo per pianificare gli acquisti nel tempo.
Stiamo, appunto, entrando in una fase di accumulo di cui scriverò nelle prossime newsletter dedicate ai miei Clienti Gold.
Così comprenderemo fattivamente come le naturali oscillazioni degli asset, definiti dalla maggioranza rischi e paure di perdite finanziarie, non sono altro che una opportunità straordinaria per chi è preparato a sfruttarla a proprio vantaggio.
Il mantra è sempre “fai lavorare i tuoi soldi solo per te stesso” nel tempo, non per banche e assicurazioni che ti vogliono solo caricare di investimenti e gestioni costose e inefficienti, senza nessuna strategia!
Il market timing e l’illusione del breve termine
Una delle fantasie peggiori che può avere un investitore è credere che esista un momento giusto, in assoluto, per entrare sui mercati in maniera sostanziosa, usando quanto tenuto fino a quel momento sul conto corrente (esattamente prima del rimbalzo del mercato) e un momento per vendere e mettere di nuovo i soldi sul conto (solitamente prima del tracollo).
Market timing (momento giusto per acquistare e vendere) e guadagno nel breve sono le due parole magiche che fanno sognare e perdere soldi costantemente nel tempo agli investitori.
Come se fosse possibile sapere prima (follia pura!) cosa e quando acquistare e vendere, per guadagnare subito, senza rischi e nessuna fatica.
Se da un lato gli investitori hanno il sacrosanto diritto di investire per concorre a crescite e guadagnare dai propri investimenti, dall’altro lato c’è l’assurdità di credere, sempre più frequentemente, che ciarlatani o pseudo guru finanziari possano svelare modi nuovi e segreti per guadagnare in fretta sui mercati finanziari.
Comprendo quanto sia allettante credere a un mondo della finanza in cui qualcuno possa dirti con certezza cosa acquistare oggi e cosa vendere domani facendoti guadagnare un sacco di soldi.
Ma devi essere anche in grado di capire che pensare esista questo mondo è fantascienza, e da ciarlatani fartelo credere.
In finanza si possono fare davvero anche molti soldi ma non in maniera costante e continuativa.
La pillola amara da ingoiare per evitare notti insonni – pensando quando ci sarà il prossimo rialzo dei tassi, cosa succederà nella guerra in Ucraina, cosa ne sarà del prossimo rialzo delle materie prime, e cosa tutto questo comporterà per i tuoi investimenti e risparmi – è inevitabilmente la variabile tempo.
I ribassi e le correzioni di mercato nelle fasi d’instabilità non durano per sempre.
Questo è il motivo principale per cui i grandi imprenditori investono nelle proprie aziende anche nei momenti difficoltà e i grandi investitori fanno altrettanto, ovvero aumentano in maniera progressiva (non una volta one shot) gli asset di valore nel tempo, seguendo la fase di accumulo del loro piano finanziario.
Più le fasi di ribasso sono durature più loro acquistano, perché sono appunto consapevoli del fatto che le grandi economie e le grandi aziende non muoiono ma moltiplicano utili e guadagni nelle fasi di rialzo.
E non si spaventano minimamente se queste fasi durano anche oltre 6-12 mesi e se le discese sono del 20 o del 30%, perché tutti questi casi li hanno adeguatamente pianificati.
Sono pienamente consapevoli, come dovresti essere tu se non vuoi farti fregare per l’ennesima volta da mala informazione e meccanismi finanziari speculativi, del fatto che durante i periodi di volatilità e turbolenze sui mercati non bisogna farsi prendere dall’emotività.
Come le notizie, anche le previsioni di breve termine sui mercati – quelle con cui veniamo bombardati quotidianamente – hanno altrettanta breve vita.
Potrebbe essere che i rimbalzi del mercato finanziario non abbiano una connotazione a V, come recentemente causato dalla pandemia e di cui pare ci siamo già tutti dimenticati.
Potrebbe avere una ripresa a U, L, W.
Daniel Kahneman, premio Nobel in Economia nel 2002 ha trattato approfonditamente la cosiddetta “dimenticanza delle durate” ovvero la difficoltà di fare un vero e proprio bilancio totale, nel tempo e negli anni, più o meno felici, della propria vita.
Difficoltà che riscontriamo in molti aspetti della vita, come quello finanziario.
Ricordarsi di un trimestre nefasto come quello del 2022 e dimenticarsi dei rialzi pazzeschi del 2021 è semplicemente folle ma purtroppo è ciò che avviene.
Considerare un intero anno negativo, con perdite sugli investimenti, e non fare un vero bilancio degli ultimi 5-10 anni è davvero paradossale e folle, ma è ciò che succede costantemente a causa dell’illusione che le analisi di breve termine e il market timing portino tanti soldi, facili e veloci.
Vedere le crescite del proprio portafoglio piace a tutti, investitori e risparmiatori, ma si vorrebbe sempre anche l’impossibile: una crescita costante, senza fasi di ribassi.
E quando si seguono illusioni e fantasie impossibili, ecco che assistiamo a fasi crescenti sui mercati dove si moltiplicano le sottoscrizioni e fasi di ribasso dove arrivano solo rimborsi, che finiscono sempre con lamentele sulla finanza-truffa!
Si tratta di un bias mentale di portata generale, in cui cade la maggior parte degli investitori, e anche dei consulenti, aggiungo io e mi assumo tutta la responsabilità nell’affermarlo.
La tendenza a trascurare il giusto peso del tempo, sia passato che prospettico e futuro, porta ad agire in maniera assurda, vendendo sulle fasi di ribasso e acquistando di più nei periodi di rialzo.
L’unica strategia di investimento vincente
Resistere alle tentazioni dell’emotività e sapersi comportare significa seguire un METODO testato e consolidato.
Un metodo che preveda, nel suo modello, già degli obiettivi in ottica di tempo e azioni corrette in funzione delle oscillazioni dei mercati (che NON sono PREVEDIBILI a differenza di quanto cerchino di farti credere), si rivela l’unica e vera strategia di investimento vincente.
Una strategia vincente soprattutto se abbinata alla giusta analisi e selezione degli strumenti da utilizzare, ELIMINANDO investimenti finanziari, assicurativi e gestioni finitamente professionali stracarichi di costi e inefficienze gestionali.
In buona sintesi, minore impazienza e minore controllo ossessivo sui portafogli produce più successo, più benessere e più serenità.
Metodo e pianificazione ti permettono davvero di migliorare la tua situazione patrimoniale e finanziaria nel tempo, per poterti dedicare (come dovrebbe essere) di più alla tua vita affettiva e alle tue passioni, consapevole che il tuo consulente di fiducia è il tuo partner per gli investimenti e tiene costantemente monitorati mercato, processo, metodo, ri-bilanciamento del portafoglio e selezione degli strumenti.
Il super-controllo (del tuo portafoglio investimenti) e le previsioni di breve termine non ti permettono una valutazione serena sui tempi lunghi.
Le previsioni non sono altro che semplici opinioni: questo è dimostrato dal fatto che variano da esperto a esperto, ma soprattutto variano quelle di uno stesso esperto in brevi intervalli di tempo.
L’esempio più lampante e recente è stata l’opinione di tutta la comunità finanziaria e non, per cui dopo i forti rialzi del 2021 si sarebbero dovuti ri-bilanciare i portafogli, da U.S.A. a Europa, che pareva sottovalutata e quindi prezzava a sconto.
Poi due mesi dopo, con lo scoppio della guerra in Ucraina, è l’Europa che subisce ribassi maggiori rispetto al resto del mondo, quindi l’intera comunità finanziaria suggerisce il contrario di due mesi prima, cioè stare lontano dagli investimenti europei perché anche quando la guerra sarà finita (speriamo tutti in tempi rapidi) lascerà interi paesi ed economie con ferite economiche devastanti.
La sfida più importante per gli investimenti e gli investitori sta oggi quindi nella capacità di sottrarre i tempi brevi dai tempi lungi e sconfiggere la tendenza al market timing che porta a rincorrere il mercato di breve termine e cadere nella speculazione.
Tranquillità e diagnosi: la tua chiave di volta
La pandemia non ha fatto altro che accelerare i processi di digitalizzazione, già in atto.
La velocità e il volere tutto e subito sono diventate priorità nel nostro sistema economico e di vita.
La tecnologia e la sua velocità hanno fatto fare un balzo in avanti a molti aspetti delle economie e dei processi aziendali, ma hanno anche innescato la convinzione che la velocità sia applicabile a tutto.
So che quando fai una scelta di investimento vorresti un risultato con guadagni immediati, per cui una perdita non è nemmeno contemplata.
Ricorderai il mio esempio, poco eccitante ma assolutamente reale, per cui investire è come piantare una quercia nel giardino di casa per poi goderne dell’ombra dopo molto, molto tempo.
Il super-controllo dei tuoi investimenti è come a sedersi in giardino ogni giorno per controllare quanto la quercia cresca.
Capisci che non ha senso, vero?
Il concetto del tempo nella sua essenza esasperata, è proprio questo.
Devi assolutamente riacquistare consapevolezza della relazione tra tempo e investimento perché il breve termine ti porta solo alla speculazione che, come tale, a volte può anche andare molto bene ma, come insegna la statistica, nella stragrande maggioranza delle volte va male e facendoti perdere i soldi investiti in un attimo.
Ho conosciuto davvero molte persone che investono perché abbagliati dal facile guadagno (inutile che vi racconti che fine hanno fatto) delegando ciecamente le scelte di investimento a banche e assicurazioni (concentrate solo sui loro obiettivi e fatturati).
Mala gestione del tempo (come descritto sopra) e deleghe inconsapevoli, sono due grandi mali per tutti gli investitori.
Ora voglio che focalizzi la tua attenzione sul delegare in maniera cieca e inconsapevole, ugualmente letale per i tuoi soldi ma ancora più subdolo.
Durante i miei (a breve) 30 anni di lavoro, ho sentito tantissime storie drammatiche (diversi miei clienti li ho conosciuti proprio perché hanno chiesto il mio aiuto) di chi si è affidato in maniera cieca a consulenti, banche e assicurazioni, riportando ingenti danni finanziari. Inutile che io te le riporti, la cronaca ne è piena.
A me preme che tu ti concentri su un concetto che da solo è la pietra angolare della finanza e dei tuoi investimenti.
Non mi riferisco all’etica e alla responsabilità (qui potremmo aprire un altro capitolo) che tutti i professionisti dovrebbero avere, in particolare nel mondo degli investimenti, ma a DIAGNOSI e METODO.
Se da un lato occorre tenere i nervi saldi quando sui mercati si verificano ribassi IMPREVEDIBILI (vedi terremoti, pandemia, guerra,…), dall’altra occorre capire bene 2 aspetti fondamentali.
1. Capire se i tuoi investimenti, titoli, asset, assicurazioni, che hai già in portafoglio, oggi sono strumenti efficaci ed efficienti, e se e come hanno superato le passate fasi di ribasso dei mercati.
Dico questo perché al netto della situazione odierna sui mercati – che per l’investitore lungimirante è un’opportunità – devi prestare ancora più attenzione nell’analizzare cosa hai in portafoglio prima di acquistare nuovi prodotti o implementare quelli già in portafoglio.
Dico questo perché nelle fasi di acquisto, compri per avvantaggiarti, ovvio, a prezzi convenienti, ma devi anche analizzare:
- Cosa comprare, in termini di prospettiva, utili, crescita, efficienza costi
- Verificare attentamente se ciò che hai già in portafoglio soddisfa i termini del punto A
Dico questo perché nelle diagnosi di portafoglio che ho analizzato recentemente, e anche negli ultimi mesi, mediamente ho trovato portafogli assolutamente inefficienti.
2. Comprendere che i proponenti fanno i loro esclusivi interessi.
Banche che collocano solo prodotti di casa, per oltre il 90% del portafoglio clienti.
Società finanziarie che collocano gestioni patrimoniali presentate come esclusive – e in grado di moltiplicare al suo interno titoli, oltre a compra-vendere in maniera attiva per ottenere benefici per i sottoscrittori (percezione di gestione attiva) – ma che nascondono, nella moltitudine di operazioni, costi devastanti.
Assicurazioni che collocano prodotti finanziari all’interno di assicurazioni miste per garantire una tutela (non si capisce quale) al risparmio ma che nascondono (nemmeno così bene) costi raddoppiati, rispetto ai costi dei singoli strumenti.
E quindi, ancora una volta, la DIAGNOSI del tuo portafoglio ha la massima priorità, prima di mettere ulteriori risparmi in strumenti inefficaci e inefficienti.
Quindi, ancora una volta, DIAGNOSI – METODO – TEMPO sono i tuoi 3 migliori alleati, che devi conoscere per governare le tue emozioni e le informazioni (e disinformazioni) del mercato, riuscendo a far lavorare i tuoi soldi al meglio solo per te, nel tempo.
Avere il giusto partner di fiducia per i tuoi investimenti mai come oggi è così necessario.