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Strategia di investimento: l’80% degli investitori perde soldi o non guadagna abbastanza perché non ne ha una
Se mi segui da un po’ sai che scrivo molto spesso degli errori più comuni che gli investitori commettono tutti i giorni e, in particolare, dei comportamenti disfunzionali che assumono nelle varie fasi dei mercati.
Non provo alcun piacere nelle disgrazie altrui, anzi, ti confesso che spesso mi fa anche molto male fare diagnosi a portafogli di nuovi clienti, con operatori terzi, e constatare che i prodotti sono un agglomerato, più o meno grande di fondi sotto-performanti e assicurazioni con costi da suicidio.
Batto spesso su questo punto perché la situazione è davvero diffusa e demoralizzante: portafogli gestiti da banche generaliste e assicuratori senza scrupoli che, sistematicamente, antepongono il loro interesse e quello del budget a discapito dei risparmiatori.
Questo è sicuramente un male che in tutti i modi nel mio piccolo, ma con voce grossa, cerco di far sentire a quanti più risparmiatori e investitori per metterli in guardia dall’enorme conflitto di interessi che pesa come un macigno sul rendimento dei loro sudati risparmi.
Ma ora voglio portarti a porre l’attenzione su un altro errore capestro che, statistiche alla mano, nell’80% dei casi mette gli investitori nella posizione di perdere soldi o non guadagnare abbastanza dai loro investimenti.
Una percentuale che, fermati un attimo a pensare, è enorme quanto assurda.
Ma perché sempre più spesso gli investitori perdono soldi?
Esiste un’unica lampante verità: i risparmiatori costruiscono i loro investimenti come fossero castelli di sabbia in riva al mare, spazzati via alla prima onda.
Gli investitori non hanno la minima STRATEGIA di investimento.
E tu hai una strategia? Segui un METODO nel pianificare i tuoi investimenti?
I miei clienti sanno che faccio anche domande “scomode”, ma necessarie, per poter prevenire (non prevedere!) eventuali situazioni che si possono verificare sui mercati finanziari.
Un percorso impervio: come affrontarlo al meglio
Veniamo a noi.
Il 2022 si è dimostrato fino ad oggi un mercato complesso per gli investimenti.
Le note vicende – guerra in Ucraina, rialzo delle materie prime, inflazione e rallentamento economico – hanno fatto segnare su tutte le principali asset class, sia azionarie che obbligazionarie, dei pesanti segni rossi.
La situazione economica e finanziaria delle nostre tasche e del nostro sistema economico ci preoccupa sempre di più.
In pratica da gennaio, mese dopo mese, i mercati hanno segnato ribassi su ribassi fino al mese di giugno: una discesa pesante e costante che ha arrecato diversi mal di pancia e timori ai risparmiatori.
L’indice del pessimismo ha raggiunto il suo massimo proprio a giugno.
Da lì, come spesso succede, è avvenuto un rimbalzo.
Nessuna guerra finita, anzi.
Nessuna riduzione dei prezzi del gas e materie prime, anzi.
Nessuna riduzione dei prezzi dei beni di consumo quotidiano, anzi.
Quindi cosa ha causato il rimbalzo che abbiamo visto sui portafogli, sui titoli, e ben evidente anche dal grafico qui sopra?
In pratica, non è avvenuta e non sta avvenendo una sorta di normalizzazione.
Dopo un eccesso di ribasso, che ha segnato pesanti perdite sui mercati per 6 mesi consecutivi, e ha portato i prezzi di titoli come Apple e Amazon a oltre il -40%.
Il mercato forse, dico forse, si è accorto che la discesa, così violenta e profonda, aveva determinato ottimi prezzi per iniziare a riacquistare.
Tutto normale, dirai tu, se non fosse che i crolli di maggio e giugno sono avvenuti proprio per le pesanti vendite sui mercati.
Pesanti vendite: significa che molti risparmiatori, impauriti e preoccupati, hanno preferito chiudere le posizioni, anche in perdita, anziché approfittare della discesa dei mercati.
Lo vediamo anche dal grafico che segue.
Ma attenzione, non è finita.
Ci sono ancora diverse sfide, da qui in avanti, che attendono i mercati e noi risparmiatori e investitori.
Rinnovate tensioni geopolitiche come Kosovo, Libia e Taiwan.
La stretta monetaria delle banche centrali.
L’incertezza politica in Italia.
E sopra a tutto questo aleggia l’ombra di una recessione globale, evitata solo per il momento.
Quindi come dobbiamo comportarci sui mercati?
Siamo in una fase cruciale e adesso, che le ferite non sanguinano più, è il momento di porsi le domande giuste e, mai come adesso, è importante appurare la propria strategia e verificare il proprio metodo di investimento.
Ma ancora più importante, se non sei minimamente dotato di una strategia e un metodo – e vivi in balia dei mercati, nella speranza di recuperare per poi vendere tutto – sappi che mai come adesso è il momento che tu provveda!
Prima di venire al dunque, e svelarti nel dettaglio la Regola del 3X – che da sola può fare la differenza tra i tuoi futuri successi o le tue future delusioni finanziarie – voglio approfondire un tema ultimamente molto citato e che ci accompagnerà ancora per un lungo tempo: l’inflazione.
L’investimento: unica arma contro l’inflazione
Ripeto spesso che investire è facile ma non semplice. Infatti in finanza le azioni vincenti sono, solitamente, quelle che appaiono contro-intuitive.
In Italia l’inflazione dai primi anni ’60 fino alla metà degli anni ’90, ha eroso costantemente il potere d’acquisto degli italiani.
Poi si è ridotta sensibilmente e oggettivamente nell’ultimo decennio sembrava quasi dimenticata.
In realtà a chi era in possesso di un mutuo a tasso variabile ha dato un grande aiuto, perché i tassi, compresi quelli dei mutui, si sono ridotti drasticamente insieme alle relative rate mensili.
Cos’è quindi l’inflazione?
Ipotizziamo che dal tuo conto spariscano circa €60 al mese e tu non te ne accorga perché non guardi ossessivamente il tuo home banking e sei tranquillo che ci siano €10.000.
In men che non si dica passa un anno e sul tuo conto adesso trovi solo €9.000: cos’è successo?
Semplicemente il tuo denaro oggi vale meno di prima. Te ne accorgi solo più velocemente di un tempo, perché quando vai a fare la tua solita spesa anziché €70 improvvisamente ne spendi €100. O quando fai €50 di benzina aspettandoti di avere il pieno, come prima, e invece oggi assolutamente no!
L’inflazione è un ladro invisibile a cui molti prestano solitamente poca attenzione.
In questo preciso momento i soldi che hai sul conto corrente (tenuti lì convinto di preservarli dalle oscillazioni mercati finanziari) ti rendono più povero giorno dopo giorno.
L’unica cosa concreta che solo tu puoi fare (e ti preciso: solo se hai una strategia!) è spostarli e investirli in strumenti finanziari efficienti, con il tuo giusto orizzonte temporale in modo da ottenere rendimenti che ti aiutino a recuperare la perdita che stai vivendo giorno dopo giorno.
I mercati finanziari hanno paura dell’inflazione perché una fase di alta inflazione può anticipare una pesante crisi economica.
Nei periodi di alta inflazione si deve stringere la cinghia e consumi ed economie tendono a scendere.
Se sovrapponi questo grafico a quello “Xtrackers MSCI ANDAMENTO MERCATI 2022”, e guardi con attenzione, vedrai che hanno andamenti esattamente opposti.
Regola del 3X: cosa fare quando i mercati finanziari scendono
Aveva ragione Benjamin Graham, il padre del Value Investing, quando più di 70 anni fa disse “Il peggior nemico dell’investitore è sé stesso”.
Da allora innumerevoli studi e ricerche hanno dimostrato in maniera evidente e inconfutabile che il processo decisionale dell’essere umano è inficiato da pregiudizi frequenti e persistenti che portano, nel caso delle decisioni finanziare, a commettere errori clamorosi.
Negli ultimi 20 anni, la nostra vita si è evoluta moltissimo, in particolare con l’avvento di internet ma il nostro cervello non si evoluto allo stesso modo, nemmeno per prendere le decisioni finanziarie migliori per noi e i nostri soldi.
La moderna neurologia ha dimostrato che l’emozione della paura viene elaborata in modo molto diverso dal sentimento opposto dell’esuberanza, in quanto vengono elaborate da zone diverse del cervello.
Di conseguenza il modo in cui viviamo, anche solo pensando, alle perdite (finanziarie) differisce molto da ciò che proviamo di fronte ai guadagni, portandoci ad un processo decisionale non corretto o non ottimale.
Sono stati dimostrati molti bias comportamentali ma vorrei che oggi ti concentrassi su uno in particolare, forse non il più importante ma quello che fa cadere più spesso in errore (gli investitori sprovveduti di strategia e metodo): L’AVVERSIONE ALLE PERDITE.
Ovvero il rischio di concentrarsi sul passato recente.
Questo ti porta un enorme pregiudizio che ti rende “vittima” delle cosiddetta Avversione miope alle perdite. In buona sostanza si tratta di lasciare che la storia molto recente delle performance INFLUENZI la tua valutazione del rischio di un investimento.
Se infatti un investimento ha subito un recente calo di valore, ed ora è in perdita, questo innesca immediatamente un’emozione di paura nel cervello dell’investitore che – a seconda della sensibilità, dello stato emotivo generale ed economico, – lo porta a evitare di incrementare posizioni per avvantaggiarsi e, ancora peggio, a vendere (in perdita) nell’illusoria sensazione di dolore e paura.
In questo modo rimangono solo le minus, ovvero le perdite, oltre a delusione e arrabbiature.
Preso atto di questo processo, dimostrato scientificamente, abbiamo 2 possibilità: subirlo o sfruttarlo a nostro vantaggio.
Quando i mercati saliranno o scenderanno, nessuno può prevederlo. Evita di fare previsioni quando investi: con i soldi non si scherza!
I mercati finanziari sono sempre imprevedibili ma se ragioni in ottica di investimento, e non di speculazione, puoi farti aiutare dalla storia passata.
Vedi il grafico S&P 500, di seguito, che rappresenta quanto il mercato subisca oscillazioni: alternarsi di ribassi e rialzi.
Vorrei farti notare che nel lungo termine il mercato azionario cresce sempre.
E ti evidenzio le crisi più importanti e pesanti, durante le quali il mercato segna delle perdite:
- 2000 e 2001: bolla dotcom e 11 settembre, il mercato ha perso il 49%;
- 2008: crisi mutui subprime, perdita 57%;
- 2020: pandemia, perdita 34%;
- 2022: guerra Ucraina e crisi energetica, perdita circa -20%.
È facile comprendere che ci saranno sicuramente nuove crisi e nuovi ribassi, ma che avranno una perdita massima del 50%. Non parliamo certo di bruscolini, il 50% significa che i nostri asset di investimento (ATTACCO) possono anche perdere fino al 50% del suo valore.
Tu cosa puoi fare?
O ti fai travolgere da timori e paure, vendendo in perdita e subendo il mercato, oppure sfrutti le perdite (distorsioni) per avvantaggiarti, acquistando con metodo e strategia su asset di valore, seguendo la Regola del 3X.
Significa che se investi nel punto di massimo e il mercato fa -15% devi acquistare una prima tranche.
E se il mercato continua a scendere a -30% cosa fare? Continuare ad acquistare un’ulteriore tranche.
E se il mercato continua a scendere a -45% acquisterai la tua terza tranche.
Quando mi chiedono cosa fare se il mercato scenderà ancora, rispondo che ci comporteremo a seconda di quanto scenderà.
Se stai perdendo solo il 10% probabilmente ti converrà aspettare e acquistare da -15% in avanti, e così via.
“Ok, ma dove li prendo i soldi per acquistare quando il mercato scende?”
Ovvio, con il METODO GELMUZZI si acquista grazie agli asset di DIFESA.
Perché quando pianifichi gli investimenti occorre utilizzare un metodo e una strategia che prevedano di investire il 50% in asset di attacco e il 50% in asset di difesa.
I miei clienti hanno ricevuto un ulteriore approfondimento su “difesa e attacco”, ricevendo il mio magazine semestrale, dove ne ho scritto dettagliatamente.
Diventare padrone di questa strategia e implementarla con un metodo che ti aiuti a selezionare solo gli asset più efficienti, significa garantirti in maniera continuativa dei risultati positivi nei giusti orizzonti temporali.
Significa che finalmente puoi identificare gli obiettivi e utilizzare la strategia per raggiungerli.
Significa non essere più in balia dei mercati ma cavalcarli e domarli al tuo volere.
Significa saper dominare le proprie pulsioni che fanno commettere errori e perdere soldi anziché guadagnarne.
Significa che quando consulenti finanziari e assicuratori, senza scrupoli, ti proporranno il loro nuovo fondo o assicurazione super-performante, li potrai guardare dritti negli occhi chiedendo secondo quale strategia pensano di farti guadagnare.
Ancora una volta, i cosiddetti consulenti, parleranno di prodotti mentre tu hai necessità di avere un vero partner per i tuoi investimenti che segua e ri-bilanci la strategia con te in base all’evolversi del mercato, delle tue liquidità o esigenze future.