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Piano finanziario: dubbi o insicurezze?

Anche i più grandi imprenditori non sono immuni da rischi e dubbi, gli stessi dei risparmiatori che affrontano scelte di investimento

Dubbi e insicurezze sono leciti e normali. Solo chi è incosciente non ne ha e per questo, solitamente, si ritrova per le mani in situazioni drammatiche e ingestibili

Gli stessi dubbi e paure, se non affrontati, tendono a bloccare attività e iniziative, di imprenditori come di investitori: è proprio in questi momenti che DEVI affidarti alla cartina tornasole del tuo piano d’investimento.

Mi riferisco alla tua mappa finanziaria personale e al tuo piano finanziario personalizzato, redatti in ogni minimo dettaglio e che hai ben chiari sotto mano. Da rileggere e utilizzare al susseguirsi di eventi finanziari che ti fanno sprofondare in dubbi e insicurezze.

Il tuo piano finanziario deve proteggerti senza rallentarti negli investimenti che hai programmato.

Deve permetterti di dormire sereno semplicemente perché tu NON sei, e non sarai, in balia dei mercati.

Seguire le borse, giorno dopo giorno, con l’unico obiettivo di controllare compulsivamente il saldo investimenti vedendo fasi e periodi, anche lunghi, a segno meno (più li guardi più sembrano non finire mai), ti garantisco che oltre a non essere piacevole non è nemmeno funzionale.

Fidati di chi ha già attraversato grosse burrasche sui mercati: ricordo ancora come fosse ieri il 2000 con la crisi delle dot.com e come per lunghi anni si è continuato a fare la conta dei decessi finanziari. Aziende e interi settori spazzati via, indici che piombavano in rosso ogni singolo giorno, dall’apertura alla chiusura delle borse, per mesi e ANNI (sì, hai capito bene, anni!), portafogli che scendevano per effetto del ribasso di indici e quotazioni.

E ancora il 2008 con il tracollo del settore immobiliare e il fallimento di Lehman Brothers che ha trascinato al collasso l’intero settore finanziario mondiale: per chi era più interessato alla speculazione, che alla finanza vera a propria, la fase di ribasso è durata anni, non una settimana.

Ti è chiaro questo, vero?

Non ti racconto questo per spaventarti ma perché tu abbia chiaro quello che può succedere.

E soprattutto, è fondamentale che tu abbia chiaro il tuo grado di apnea finanziaria.

Conosci il tuo Grado di Apnea Finanziaria? | Massimo Gelmuzzi Consulente Finanziario

 Quando investi lo fai per un obiettivo di guadagno ma nulla è gratis.

Devi mettere in conto il prezzo che il mercato potrebbe farti pagare, cioè quotazioni e oscillazioni di titoli e asset che hai selezionato.

Rendimento di fine anno del SP&500 | MASSIMO GELMUZZI

Perché non devi minimamente rischiare di passare intere notti insonni quando inizi ad investire.

Ripeto, dubbi e timori sono legittimi ma se la situazione si aggrava potrebbe insorgere la paura che, come sai, è una pessima consigliera.

Quindi, come affrontare al meglio il tuo futuro finanziario che (come hai letto anche nelle precedenti newsletter) non è altro che un percorso sempre più disseminato di ostacoli e rischi?

Vuoi rimanere uno dei pochi che ha legittimi dubbi sulle scelte e sulle situazioni economiche o vuoi accrescere la schiera dei MOLTI che al minimo calo di borsa non sanno più che pesci pigliare e scappano, letteralmente, con la coda tra le gambe?

Sono numerosi gli articoli su Il Sole 24 Ore che trattano questi temi e mettono in luce un problema di dimensioni ciclopiche sulla malagestione delle proprie finanze, che invitano i risparmiatori ad allontanarsi il più possibile dal “fai da a te” (dettato più dalla curiosità o voglia di provare a investire) senza avere nemmeno le basi di cosa significa investire.

Ripeto che investire ha più a che fare con la costituzione e la gestione di un’azienda, che di per se è già un organismo complesso inserito nel sistema mondo, che non fa altro che amplificare rischi e opportunità.

Rischi e opportunità che non tutti gli imprenditori sanno gestire. Molti, ahimè, chiudono e tirano giù la serranda per sempre.

E tu, come investitore, puoi permetterti di “tirare giù la serranda” e bruciare tutti i tuoi soldi?

Credo proprio di no.

Si stava meglio quando si stava peggio

Questo modo di dire è tipico delle persone anziane, come i nonni di tanti di noi che, avendo vissuto guerre e miserie da piccoli, da adulti hanno fatto enormi sacrifici per costruirsi una famiglia, una casa, accantonare un po’ di soldi per i figli e per il futuro, di cui non si può mai sapere.

Il loro mantra – che di fatto li ha sostenuti nella ricostruzione della nostra Italia dopo la guerra fino a essere tra le 8 maggiori potenze mondiali – racchiude proprio il concetto che dovrebbero conoscere e applicare costantemente i risparmiatori e gli investitori di oggi: studia, lavora, lavora forte, risparmia, investi.

Pare che in passato fosse molto più facile investire e fare impresa. Oggi sembra che tutto sia diventato molto più complesso, anche per effetto della velocità e delle miriadi di informazioni, spesso contrastanti tra di loro, che ci inondano e sono impossibili da processare.

Di fatto qualunque informazione, notizia, immagine, video, film, musica, conferenza, … sembra alla portata di tutti, generando spesso un’intossicazione di informazioni e la sensazione di perdersi sempre qualcosa di importante: fare, leggere, partecipare a tutto è impossibile e crea confusione.

In ambito finanziario succede esattamente questo.

Di fatto, tra gli anni ’70-’90 molti imprenditori creavano la loro impresa in un mercato locale, o poco più ampio, e bastava mettere il “pilota automatico” affinché  l’azienda si sviluppasse per una crescita (quasi) spontanea.

Investire era più o meno la stessa cosa, bastava avere, o risparmiare, 2 lire e mettere il “pilota automatico” per avere opzioni di guadagno infinite:

  • Potevi lasciarli sul conto a un tasso remunerativo;
  • Potevi investire nei certificati di deposito della banca, in Btp, in Cct e, senza sforzo, arrivavano rendimenti a doppia cifra;
  • Potevi acquistare un appartamento per rivenderlo, prima che fosse finito, guadagnandoci;
  • Potevi aprire un’impresa e fare strada facilmente.

Oggi, come ben sai, non è più così facile e semplice, a differenza di quello che vogliono farti credere banche, assicuratori e ciarlatani di vario genere.

Oggi, il lavoro dell’imprenditore è molto più difficile e complesso. Deve prendere  spesso decisioni importanti, fare scelte che, sa, potrebbero cambiare radicalmente il futuro della sua azienda.

Deve fare i conti con pandemia e guerra, contesti che rendono tutto più complesso.

È esposto a una concorrenza globale molto più ampia e agguerrita, sempre più difficile da monitorare e gestire.

Gli imprenditori che hanno continuato, nel tempo, a viaggiare con il pilota automatico si sono schiantati e hanno, proprio come gli investitori che sono rimasti agganciati alle vecchie idee, inculcate in famiglia ma in periodi e contesti molto differenti.

Nella crescente incertezza economica, finanziaria e imprenditoriale, occorre ancora di più disinstallare il pilota automatico.

Occorre necessariamente modificare il sistema con il quale si prendono le decisioni e si fanno le scelte di investimento.

Non si può più andare avanti alla “vecchia” maniera, occorre identificare un nuovo metodo, un nuovo sistema per fare le cose per bene e non schiantarsi ogni momento con la cruda realtà del mercato odierno.

Cambio di paradigma

Cambio paradigma per far crescere il tuo patrimonio | MASSIMO GELMUZZI

Se vuoi prosperare, far crescere al meglio il tuo patrimonio e raggiungere gli obbiettivi che ti sei prefissato, devi comprendere quanto sia necessario fare le cose in maniera diversa.

Abbandona il perfezionismo e la paura di sbagliare

Ti assicuro che il primo è deleterio e il secondo mortale, per i tuoi soldi.

Molti di noi sono cresciuti con convinzione che l’unico modo per fare bene le cose sia farle perfette: un atteggiamento che mina in maniera devastante la tua possibilità di avere successo nel tempo, perché ti induce a credere che se non farai la scelta perfetta, se non indovinerai il giusto timing, se non acquisterai il titolo del momento, allora fallirai irrimediabilmente e miseramente, oltre a dover sapere sempre tutto prima di fare una qualsiasi mossa o scelta.

Non è così.

Chi ti ha convinto che ci sia una sola opzione giusta per fare una determinata scelta?

Una delle caratteristiche che più amo degli imprenditori è il coraggio.

A volte devi avere il coraggio di prendere decisioni senza la certezza del risultato immediato.

Ricordati che i mercati finanziari, come il mondo imprenditoriale, sono nelle mani di chi ha coraggio e sa tenere i nervi saldi, in particolare nei momenti più difficili.

Informarsi e formarsi in maniera selettiva

Viviamo nell’epoca dell’iper-informazione, siamo bombardati da flussi continui, e in crescita, di informazioni che arrivano da infinite fonti. Può sembrare banale constatare quanto la troppa informazione ci crei confusione: in essa si trova di tutto e tutto il suo contrario.

Di fronte a questo oceano infinito di informazioni, occorre, quindi, non prendere per oro colato tutto quello che ci viene propinato, ma selezionare molto più attentamente le nostre fonti.

Io per primo che vivo, opero e sono appassionato di finanza, ti garantisco che, volendo, potrei leggere articoli, ascoltare conferenze, partecipare a webinar, ininterrottamente per 24 ore al giorno.

Per sopravvivere evitando di essere travolto da tutto questo, finendo per non capirci più nulla, nel tempo ho dovuto sempre più selezionare, anche in maniera radicale, le mie fonti di informazioni, abbandonando quelle più generaliste che si concentrano sulle mode e sui fatti dell’ultimo minuto, facendo perdere completamente di vista gli obiettivi e il faro del lungo periodo.

Le informazioni più generaliste e fallaci, di fatto, ti comunicano costantemente le motivazioni (vorrei che notassi come arrivano sempre a posteriori) per cui i mercati sono andati su o giù, di ciò che è nuovo, che fa moda, che vende. Informazioni che si moltiplicano in caso di ribassi dei mercati perché, gli operatori lo sanno bene, con la paura, gli investitori impreparati vogliono, in maniera contro-intuitiva, soluzioni facili per guadagnare di nuovo e più velocemente.

Oggi è già di per sé un lavoro evitare di essere sepolto dalle notizie-spazzatura che ci travolgono ogni giorno.

Mentre, guarda caso, non leggo mai di pianificazione, diversificazione efficace, ri-bilanciamento del portafoglio, metodi di investimento, lungo periodo, analisi e tempo per aggiornare e ri-pianificare il proprio piano in funzione di nuovi contesti e dei risultati ottenuti.

Cosa fare se arriva un aumento o un premio?

Cosa fare se nasce un figlio?

Come programmare l’acquisto o l’affitto di una casa più grande?

Come si comportano i tuoi asset alle varie informazioni sui mercati?

Come e quando ri-bilanciare i portafogli?

E via dicendo.

Senza un metodo, senza un piano diventa davvero tutto più difficile.

Senza una meta chiara e un percorso tracciato diventa più facile essere preda di dubbi e insicurezze.

Sembra più comodo abbandonare piuttosto che trovare il coraggio di combattere.

Le domande che ti fanno evolvere

Le domande che ti fanno evolvere come investitore | MASSIMO GELMUZZI

Sono le stesse domande che anche io, dal lontano 1993, ho iniziato a pormi in maniera sempre più profonda nel tempo, da quando ho iniziato la mia avventura di investitore e consulente.

La mia ricerca è sempre stata concentrata e voler trovare un METODO efficace per poter far crescere i miei soldi.

Grazie agli insegnamenti dei mei genitori (ripeto, fortunatamente, in quegli anni era molto più facile) mi sono davvero sempre concentrato molto nel risparmio.

Vorrei chiarire che ho fatto, e faccio, una vita normale, come la maggior parte di noi, però ho sempre avuto un’attenzione particolare, inculcatami dalla famiglia, e un profondo rispetto per il lavoro, il denaro e il risparmio.

Devo dire che questo mi ha aiutato sempre molto, anche oggi, come persona, come investitore e come imprenditore.

Ci sono domande che ti aiutano a guardare oltre l’orizzonte e staccare gli occhi dalla punta dei piedi (evitando così anche di andare a sbattere).

Sono concetti che oggi vengono insegnati sempre meno in famiglia e di certo mai a scuola, anche questo è un’enorme problema del nostro sistema educativo.

Farsi delle domande è difficile, ci mette in discussione, ma ci fa crescere.

Spesso, in ambito imprenditoriale e di investimento, siamo soliti cercare i colpevoli dei nostri fallimenti, facciamo a scarica barile e diamo la colpa a Stato, tasse, burocrazia infinita, concorrenza sleale, banche, assicuratori, euro, congiuntura macro-economica, pandemia, guerra e chi più ne ha più ne metta.

Non voglio banalizzare, questi ostacoli sono reali ma sono solo una faccia della medaglia, anche se brutta. Devi imparare a osservare anche l’altra.

I dati del CNA e associazioni di categoria indicano che oggi in Italia, da un lato, ci sono 60.000 imprese a rischio, con patrimoni negativi (sono in perdita e hanno debiti).

Dall’altro lato ci sono realtà imprenditoriali che prosperano e accrescono in maniera costante gli utili.

Può essere dura da accettare ma lo spartiacque, tra le aziende che prosperano e quelle che hanno un piede nella fossa, è tutto nei comportamenti e nella lungimiranza degli imprenditori stessi.

Gli imprenditori che non smettono, in maniera quasi ossessiva, di selezionare informazioni su mercato e concorrenza, verificare ogni singola procedura cercando di ottimizzarla nel tempo, aprirsi e investire nel mercato per ottenere soluzioni migliori, incrementare il proprio giro d’affari, re-investire gli utili (e non comprare la seconda casa al mare o la barchetta nuova) sono quelli che prosperano.

Cambiare modo di ragionare, o di investire, non è certo facile, lo sappiamo, ma la verità è che devi iniziare a farlo perché l’alternativa è quella di impoverirti gradualmente nel tempo, rischiando, magari tra 10 anni, di non poterti più permettere nemmeno lontanamente ciò che puoi permetterti oggi.

Per effetto del caro vita.

Per effetto dell’inflazione e del costante aumento dei prezzi e dei beni.

Per effetto di un mancato adeguamento dei redditi.

Per effetto di margini sempre più risicati e costi sempre in aumento.

Ecco perché diventa importante farsi le domando giuste.

Che non sono certo:

cosa farà la borsa domani?

quali titoli devo acquistare per speculare sul mercato?

meglio rimanere liquidi e aspettare un calo dei mercati che, dicono (chi?), essere alle porte?

meglio puntare sui tecnologici o sulle materie prime?

Cit. Immanuel Kant: “Prima di valutare se una risposta è esatta si deve valutare se la domanda è corretta” | MASSIMO GELMUZZI

Per riprogettare al meglio il tuo approccio agli investimenti devi partire dalle basi:

  1. Come posso identificare un corretto piano finanziario adeguato alle mie esigenze e alla mia famiglia?
  2. Come posso declinare e verificare se quello che sto già facendo, come investimenti, è adeguato o superfluo?
  3. Gli strumenti e/o il referente che sto utilizzando mi aiutano veramente nel tempo a perseguire i miei obiettivi?
  4. Quali sono gli errori finanziari nei quali sono incappato in passato, e come posso non commetterli mai più?
  5. Come posso imparare a prendere decisioni sui miei asset smettendo di basarmi su sensazioni, dritte di conoscenti e guru del momento, e via dicendo, ma seguire e processare un metodo?
  6. Come posso spostare l’ago della bilancia dei profitti verso di me e concorrere ad una crescita reale nel tempo?
  7. Cosa devo fare, per tutelare davvero i miei investimenti, se il mercato sale e cosa se scende? E quando devo farlo?

Solo pianificazione, metodo e costanza possono davvero aiutarti a scardinare dubbi e timori che ti ronzano in testa, a volte inconsciamente, quando decidi di investire in maniera diversa.

Ricordati, i numeri e gli utili delle aziende non mentono mai: sono il faro che devi seguire nelle notti di burrasca sui mercati.

Il faro che devi sempre seguire per evitare di schiantarti contro gli scogli della speculazione e bruciare in una notte i soldi, tuoi e della tua famiglia, risparmiati con sacrifici e privazioni.

Rammenta che le cose cambiano sempre più velocemente e prima ti allineerai a questi nuovi paradigmi, prima ti adatterai riuscendo a estrarre valore dal mercato.

Ti assicuro che il mercato ti porterà ancora dubbi e incertezze che, grazie a un metodo costante ed efficiente, saprai affrontare e superare, continuando a investire, dormendo sonni sereni e tranquilli. Potrai dedicarti completamente, come è giusto che sia, al tuo lavoro, alla tua famiglia, ai tuoi hobby, senza essere costantemente “distratto” dalla paura di perdere i tuoi soldi.

Ti renderai conto che più ti concentrerai sul tuo lavoro più aumenterai le tue risorse  economiche e, quindi, maggiori saranno le opportunità finanziarie che potrai cogliere, selezionando sempre meglio le risorse da incrementare e perché.

Investire non è un gioco, ha più a che fare con l’imprenditoria di successo dove nulla è lasciato al caso e tutto è pianificato. E così dovrebbe essere anche il tuo piano di investimenti.

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