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Il Fondo Pensione: ottimizzatore del portafoglio di investimento
Ti voglio raccontare e quantificare i vantaggi della pensione integrativa.
Ovviamente per analizzare una situazione personale specifica occorre una diagnosi personalizzata ma il tema è di grande interesse, oltre che di fondamentale importanza per la tua sicurezza finanziaria, quindi partirò dalle domande più frequenti che mi vengono poste:
- È meglio investire nel fondo pensione o in una gestione più attiva a lungo termine?
- Che importo del mio risparmio devo accantonare? E in quale percentuale rispetto alle due soluzioni?
- Come lo includo correttamente in una strategia più ampia di pianificazione e investimento?
In maniera iper sintetica, ti confermo che entrambe le soluzioni sono corrette, perché non solo hanno peculiarità differenti che permettono la loro coesistenza ma in particolare gli studi degli ultimi 10 anni dimostrano che i migliori risultati, nel lungo termine, li hanno ottenuti le posizioni che contenevano entrambe le soluzioni.
Ovvio che ogni investitore e risparmiatore ha esigenze personali peculiari e differenti e per capire come utilizzare le due soluzioni, inserirle e in quale percentuale, nella pianificazione finanziaria del tuo portafoglio dovresti assolutamente fare una diagnosi patrimoniale.
Sbalzi di reddito
Chi svolge un lavoro da dipendente dovrebbe almeno sfruttare il vantaggio di destinarlo a un fondo pensione integrativo. È molto importante, se sei dipendente e non l’hai ancora fatto, rileggi quanto ho scritto su come lasciare il TFR in azienda sia un suicidio fiscale.
Chi è dipendente, ma non solo, dovrebbe aver attivato dei piani di investimento di accumulo, i cosiddetti PAC, a cui ho dedicato l’ultimo numero del mio magazine (ricevuto dai miei clienti Gold) nel quale approfondisco questo strumento e le sue potenzialità.
E ancora, se non l’hai già fatto dovresti valutare seriamente il versamento in un fondo pensione volontario. Non uno qualsiasi ovviamente!
Seguimi attentamente perché non tutti i fondi sono uguali e prodotti apparentemente simili invece nascondono differenze sostanziali.
Il fondo pensione è l’unico strumento che ti permette di sfruttare il vantaggio della deduzione fiscale fino al 43% del premio versato, con un massimo di € 5.164.
Molta attenzione all’orizzonte temporale
Più sei giovane più hai dalla tua il fattore TEMPO, potendo sfruttare e ottimizzare il concetto di INTERESSE COMPOSTO.
Ma non farti abbindolare dal solito assicuratore senza scrupoli che vuole venderti la soluzione per “tutti i mali” perché, come approfondirò ancora nelle prossime newsletter, avere un fondo pensione è un’ottimo primo passo ma è fondamentale affiancarlo a una corretta gestione finanziaria per ottenere molteplici vantaggi di rendimento e flessibilità.
I 2 strumenti – fondo pensione e PAC – hanno caratteristiche e vantaggi complementari, quindi è decisivo approcciarli entrambi per massimizzarne il risultato sia dal punto di vista fiscale e d garanzia che da quello finanziario e di adattabilità all’evoluzione e crescita della tua vita.
Per distribuirli al meglio diventa cruciale farsi affiancare da un consulente di fiducia che ti aiuti a ragionare sempre in ottica strategica.
Il fatto che ormai siamo abituati a sentire parlare del problema pensioni da decenni, non deve assolutamente fartelo sottovalutare e prendere sotto gamba: è un gravissimo problema per tutti noi italiani.
La maggioranza degli italiani si è resa conto di quanto la futura pensione non sarà per nulla sufficiente a mantenere il tenore di vita garantito dal lavoro, e quindi è sempre più sentita la volontà di accantonare parte dei propri risparmi a tutela del futuro e di una pensione che, di anno in anno, si fa sempre più esigua e lontana nel tempo.
Se sei giovane, a maggior ragione, dovrai considerare e riflettere su questo problema perché, via via che il tempo passa, diventa sempre più grande, complesso e preoccupante.
Ignorare o pensare che il problema pensionistico riguardi solo gli anziani, significa fare come gli struzzi, nascondere la testa sotto la sabbia senza trovare alcuna soluzione e perdendo l’arma migliore cioè tutto il beneficio del tempo a proprio favore.
Il tempo permette di essere sfruttato, con il giusto mix, a proprio esclusivo guadagno per diventare anti-fragile, ritrovandosi in una condizione di grande vantaggio rispetto ai coetanei che rimangono con la testa sotto la sabbia.
3 Leve economiche fondamentali
Sfrutta fin da subito, se non lo stai già facendo, le 3 leve economiche che ti permetteranno, a prescindere dalla tua età, di PIANIFICARE meglio il tuo futuro, far lavorare i TUOI SOLDI solo per te e ottenere i BENEFICI diretti delle economie globali.
1. TFR
Se sei dipendente, inizia da subito a farlo lavorare solo per te, nel migliore dei modi.
2. Fondo Pensione
Sfrutta gli straordinari vantaggi fiscali – fino al 42% su €5.164 – del fondo pensione finche è possibile (non è certo garantito che questa opzione sia eterna).
3. PAC
Sfrutta tutta la potenza della crescita economica globale, concorrendovi attraverso una gestione finanziaria attiva e flessibile con obiettivi di lungo termine.
Come sa chi mi conosce, sono un maniaco di dati e numeri e le stime sono inesorabili: i trentenni di oggi percepiranno una pensione che sarà pari al 55% del loro attuale stipendio.
Hai ancora voglia di fare lo struzzo?
Fermati un attimo e – sia che sia tu il trentenne o che tu abbia figli o nipoti trentenni – prova a pensare come si potrebbe sopravvivere con un reddito dimezzato rispetto a quello attuale.
Se fosse il tuo, come ti sentiresti? Come riusciresti a far fronte a tutti gli impegni personali e familiari?
Accantonare qualcosa per la pensione non è più una semplice opzione, è una reale e urgente NECESSITÀ!
La media delle pensioni odierne, per i lavoratori autonomi è circa di €830 mese, mentre quella per i dipendenti è di €1.290.
Ma, come sappiamo da tutte le simulazioni che si possono fare questi numeri vengono revisionati al ribasso di anno in anno.
Tutte le riforme pensionistiche non hanno fatto altro che, e continuano a, evidenziare la gravità del problema, consolidato già da anni.
Voglio soffermarmi, però ancora un attimo, sulla deduzione fiscale, perché spesso questo aspetto sfugge a risparmiatori e investitori.
Ovvero come poterlo sfruttare al meglio, sia in ottica pensionistica ma anche, e soprattutto, in ottica di ottimizzazione fiscale.
La somma che versiamo nel fondo pensione, fino al limite di €5.164, viene dedotta direttamente, di importo equivalente, dal reddito imponibile lordo, abbattendolo pienamente.
E questo è certamente un fatto.
Il fondo pensione, in ultima analisi, serve a occuparti direttamente e concretamente del tuo futuro e, di conseguenza, a rafforzare e integrare la pensione che ti verrà erogata dallo Stato.
Puoi utilizzare il fondo pensione anche in ottica di ottimizzazione fiscale, costruendo un “porto sicuro” dove accumulare, ad esempio, le tue plusvalenze finanziarie.
Ti sarà capitato di chiederti: “Ok, abbiamo fatto un buon investimento ma se vendo dove metto gli interessi?” Ecco, il fondo pensione può essere utilizzato anche in questa fase della tua pianificazione finanziaria.
E creare un porto sicuro, dove accumulare il tuo risparmio per POTENZIARE la tua pensione, significa assicurarsi di non pesare economicamente alla tua famiglia durante la vecchiaia (aspetto non banale!).
Ripeto e sottolineo soprattutto il doppio beneficio che ne puoi trarre: incrementare il tuo fondo per la pensione e, contestualmente, sfruttare pienamente i benefici fiscali – quando vendi asset in plusvalenza e ricollochi meglio le tue plusvalenze – ottenendo una reale OTTIMIZZAZIONE FISCALE del tuo patrimonio e del tuo portafoglio.